giovedì 30 ottobre 2008

Da corriereal.it

Protesta anti Gelmini: "Non affosserete la nostra scuola"

Alessandria - Erano davvero tanti stamattina, e quasi tutti giovani, i partecipanti alla manifestazione alessandrina di protesta contro la riforma della scuola, o contro i tagli al sistema scolastico, come preferiscono dire loro. "Siamo la più grande manifestazione studendesca che Alessandria abbia mai avuto", dice una ragazza al megafono, e certamente per darle torto bisognerebbe andare parecchio indietro negli anni. Un grande corteo (le prime stime, forse ottimistiche, parlano di 1.500 persone) ha attraversato tutte le vie del centro cittadino, arrivando verso le 11,30 a Palazzo Borsalino, sede delle facoltà di Scienze Politiche e Giurisprudenza. Nessuna occupazione permanente per ora ("ma nei prossimi giorni vedremo"), ma solo una serie di interventi di rappresentanti del mondo studentesco, dei ricercatori e dei docenti. La protesta però, assicurano i manifestanti, non finisce qui. Ma ecco un diario di viaggio della manifestazione.

"No sinistra, no destra, scuola pubblica e libera è la nostra protesta" recita uno dei slogan in testa al corteo, e sono tanti i ragazzi, soprattutto delle superiori, che ci tengono a non indossare etichette di schieramento partitico. "La legge Gelmini è sbagliata e va cambiata subito - dice Silvia, frangetta e jeans - Noi vogliamo una scuola pubblica più forte, non un ghetto per figli di poveri". "Stanotte abbiamo dormito a scuola - rincara Gianluca - non per fare baldoria, ma per sottolineare quanto ci teniamo a questo movimento. Ora sono tutto rotto, ma va bene lo stesso". In diversi istituti superiori, in effetti, gli studenti si sono fermati anche la notte: la permanenza è stata consentita ai maggiorenni, e ai minorenni in possesso di regolare permesso dei genitori. Che in questa protesta targata 2008 sono davvero al fianco dei figli, a quanto pare.

Il corteo attraversa corso Roma, tra alessandrini curiosi, non ostili certamente, anche se come sempre composti e poco inclini all'entusiasmo. Del resto basta guardarli, questi manifestanti, per capire che sono per la grandissima parte figli e nipoti della città, non "teste calde" o truppe cammellate. Tra di loro anche una folta rappresentanza di ricercatori universitari. "Le lascio questo, se può lo scriva, non se lo ricorda più nessuno", dice un quarantenne con il sorriso bonario. E ci lascia un foglio ciclostilato che ricorda l'articolo 9 della Costituzione italiana ("la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica"). Lo scriviamo volentieri.

Il corteo procede pacifico, le forze dell'ordine controllano, ma tutto sembra filare liscio come l'olio.

Politici pochi, e defilati. Non vogliono attribuirsi la paternità della manifestazione, ma la appoggiano in pieno. "Davvero una bella prova di democrazia - dice Giorgio Abonante, consigliere comunale Pd in Comune ad Alessandria - da parte di studenti, ricercatori, docenti che non hanno colore politico, e che protestano perchè questa riforma porterà tagli, e pesanti, anche sul nostro territorio. I numeri li vedremo nei prossimi giorni, ma sono allarmanti. E fa impressione, in questo contesto, l'assoluta assenza dell'amministrazione Fabbio. Un silenzio che fa rumore direi. L'amministrazione di centro destra è sempre più lontana dalla città, chiusa dentro il palazzo, come se i tagli non ricadessero poi su tutti, compresi i suoi elettori".

Sulla stessa lunghezza d'onda la posizione di Rita Rossa, assessore provinciale alla Cultura: "una manifestazione bella, paficica, colorata. C'erano davvero rappresentate tutte le anime del nostro sistema scolastico, dagli studenti ai professori, dai docenti ai ricercatori, fino ai genitori. Posso dire serenamente che, se stanotte gli studenti del Saluzzo decideranno di proseguire con l'occupazione dell'Istituto, sarò al loro fianco, non solo simbolicamente".

A dimostrazione di quanto però questi ragazzi siano attenti a non farsi strumentalizzare dalla politica, un piccolo ma significativo coro di protesta parte proprio di fronte alla sede della Cgil, che ritira prontamente la bandiera esposta dal balcone della Camera del Lavoro. Poi la breve sosta musicale davanti al liceo Saluzzo di via Faà di Bruno, appunto una delle anime più determinate della protesta cittadina.

Infine, Palazzo Borsalino. L'onda dei manifestanti in festa ci arriva verso le 11,30. Una rappresentanza degli stessi sale al secondo piano, alla Facoltà di Scienze Politiche, ma senza interrompere le lezioni in corso nelle aule vicine, come era stato assicurato.

La manifestazione si chiude qui. La protesta probabilmente no. Vedremo nei prossimi giorni se e come proseguirà nelle diverse facoltà ed istituti superiori di Alessandria e della provincia.

martedì 28 ottobre 2008

Iniziative


Breve riassunto delle iniziative in programma nei prossimi giorni ad Alessandria

Mercoledì 29/10
Piazzetta della Lega - ore 18.00 Lezione in piazza con il Prof. Ceravolo della Facoltà di Scienze Politiche di Alessandria

Giovedi 30/10
C.so Crimea - ore 09.30 Ritrovo per la partenza del corteo per le vie della città

Venerdi 31/10
C.so Roma angolo Piazza Garibaldi - ore 16.00 Lezione in piazza con il Prof. Catenacci della Facoltà di Scienze MFN di Alessandria

Scienze MFN Occupata!


COMUNICATO DALLA FACOLTA' DI M.F.N OCCUPATA

Oggi, Lunedì 27 Ottobre, noi, studenti dell'università “Amedeo Avogadro”, della facoltà di scienze M.F.N. abbiamo occupato l'ateneo come forma di protesta in opposizione al decreto legge n°133. La legge andrà a colpire attraverso mancati finanziamenti realtà universitarie giovani come la nostra; in grado di raggiungere alti livelli di ricerca secondo le graduatorie nazionali, compromettendone irrimediabilmente le prospettive di futuro.
Le motivazioni che ci sostengono in questa opposizione vanno ricercate nella difesa dell'istruzione e della ricerca pubblica come strumento di progresso della società e dell'individuo.
L'occupazione è il punto d'inizio della protesta; la mobilitazione permanente , garantendo il regolare svolgimento delle lezioni , si propone come obbiettivi programmatici:
-assemblee con docenti, ricercatori e dottorandi e tutto il personale amministrativo ;
-coinvolgimento del personale docente in forme di protesta creativa e non violenta come lezioni in piazza;
-produzione di materiale informativo distribuito attraverso volantinaggi, con l'obbiettivo di informare-sensibilizzare l'opinione pubblica;
-collaborazione con le realtà scolastiche di tutti i livelli in funzione della protesta;
-partecipazione attiva alle manifestazioni in agenda nel territorio alessandrino e nazionale;
Ulteriori comunicati saranno espressione dell' assemblea permanente,
Facoltà di Scienze M.F.N occupata.